Volontariato, associazionismo, cooperative sociali e Ong: se ne parla all’Insubria giovedì 18 marzo in occasione della Giornata del Terzo settore
Volontariato, associazionismo, cooperative sociali e Ong sono gli argomenti al centro della prima edizione della Giornata del Terzo settore dell’Università dell’Insubria, in programma giovedì 18 marzo dalle 9 alle 13 a distanza, organizzata dall’ufficio Orientamento e Placement nell’ambito del progetto New Career Opportunities.
«Terzo settore è comunità, è tessere relazioni, è unire forze e impegno per creare opportunità. Vogliamo cominciare a raccontare questo mondo ai nostri studenti presenti e futuri, per mostrare le tante strade che si possono scegliere dopo il percorso formativo. In altre parole, vogliamo fornirgli i colori per dipingere il loro futuro», commenta Michela Prest, delegato del Rettore per la comunicazione, l’orientamento e il fundraising.
L’evento è suddiviso in diverse aree di interesse. Si approfondisce la definizione di Terzo Settore con i docenti Insubria Giulia Tiberi e Sebastiano Citroni. Si parla di volontariato nell’ambito del Servizio Civile con Roberto Andreani, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale,
Laura Fagetti, Csv Insubria, e Susanna Monello, segretaria nazionale Sci-Italia. Si affronta il tema delle reti di cittadinanza attiva contro la mafia in una sessione moderata dal docente Insubria Giuseppe Muti a cui partecipano, tra gli altri, Francesco Terragno, assistente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia, e Giorgia Venturini, giornalista del sito informativo Stampo Antimafioso.
Durante la giornata si presenta anche la quinta edizione del Master per Promotori del dono, di cui è già aperto il bando sul sito di ateneo, organizzato dall’Insubria in collaborazione con la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca e diretto dal professor Giuseppe Porro.
La Fondazione mette a disposizione una borsa di studio per uno studente con meno di 28 anni interessato a sviluppare le proprie competenze nella raccolta fondi e approfondire le potenzialità del dono nel creare una società più umana.
«La promozione del dono è la voglia di dare alla persone una prospettiva diversa sulle cose – racconta Benedetta, studentessa –, il master è un motivo di arricchimento, non solo a livello professionale ma anche di esperienza per la persona che lo frequenta».