Martedì 20 febbraio alle ore 21.00 Pirelli HangarBicocca presenta La Fabbrica Illuminata, una serata di musica dedicata ai più importanti compositori del secondo Novecento nello storico Studio di fonologia della Rai di Milano.
Foto: Lucio Fontana, Ambiente spaziale, 1967/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. © Fondazione Lucio Fontana – Foto: Agostino Osio
PROGRAMMA
Claudio Ambrosini, direttore Livia Rado, soprano Aldo Orvieto, pianoforte Alvise Vidolin, regia del suonoEx Novo EnsembleDaniele Ruggieri, flauto Davide Teodoro, clarinetto Carlo Lazari, violino e viola Carlo Teodoro, violoncello Nicoletta Sanzin, arpa In collaborazione con SaMPL
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Luigi Nono Djamila Boupacha (1962) per voce sola [3’]Luciano Berio Thema (Omaggio a Joyce) (1958) per nastro magnetico [8’] Différences (1959) per flauto, clarinetto, arpa, viola, violoncello e nastro magnetico [15′]Bruno Maderna, Continuo (1958) per nastro magnetico [8′]John Cage Concerto per pianoforte e orchestra (1957/58) per pianoforte, 5 strumenti Fontana mix (1958) per nastro magnetico quadrifonico [durata indeterminata, ca 12’-15’]Luigi Nono La fabbrica illuminata (1964) per voce e nastro magnetico quadrifonico [17′] |
Ingresso libero fino a esaurimento posti
(non è consentito l’ingresso a concerto iniziato).
Prenotazione riservata ai Member Pirelli HangarBicocca
In occasione del concerto, la mostra “Ambienti/Environments” è aperta al pubblico dalle ore 19 alle 21. Lo Iuta Bistrot è aperto dalle 19 alle 24.
Pirelli HangarBicocca – Via Chiese 2, 20126 – Milano
Il concerto è l’ultimo appuntamento del Public Program | Lucio Fontana, dedicato alla mostra “Ambienti/Environments”, ospitata in Pirelli HangarBicocca fino al 25 febbraio 2018.
Il concerto rappresenta un’indagine sull’incontro tra tecnologia, spazio e tempo, simile a quello che, proprio in quegli anni, Lucio Fontana portava avanti con la sua ricerca artistica. Lo Studio di fonologia musicale della Rai nacque a Milano nel 1955 per volontà di Luciano Berio e Bruno Maderna allo scopo di arricchire l’esperienza musicale contemporanea con le possibilità dei nuovi mezzi di analisi e trattamento del suono. L’esperienza dello Studio di fonologia si inscrive nella formidabile stagione creativa – identificabile nel decennio 1948/58 – in cui Milano diventa la città dove poter sperimentare una nuova concezione dei rapporti fra le arti.
Allo stesso modo in cui Lucio Fontana pone la percezione dello spettatore al centro della “creazione” dell’opera stessa, rivoluzionando radicalmente la relazione tra opera e spazio e tra artista e pubblico, la ricerca musicale di Luciano Berio, Bruno Maderna, Luigi Nono e John Cage si avvale del mezzo tecnologico per ampliare le frontiere della relazione tra autore ed esecutore, tra tempo e spazio, tra suono e ascoltatore.